Venafro è un comune in provincia di Isernia, in Molise ed è la quarta città della regione per abitanti e anche una delle più belle e caratteristiche. SkyScanner addirittura la classifica come uno dei 20 borghi più belli d’Italia.
Cosa vale la pena di vedere a Venafro?

Ecco i 10 luoghi più consigliati da TripAdvisor:
- Castello Pandone Venafro
- War Museum WinterLine Venafro
- Museo archeologico
- Cimitero Militare Francese
- Palazzina Liberty
- Basilica di S. Nicandro
- Borgo Antico di Venafro
- Cattedrale di Santa Maria Assunta
- Torre del Mercato
- Parco Regionale dell’Olivo di Venafro
Castello Pandone Venafro

Inserito tra i 20 castelli più belli d’Italia, si erge ai piedi del Monte Sacra Croce e deve il nome alla sua famiglia, originaria di Capua, che vi abitò dal 1443 fino al 1528. Ad oggi, è una delle più belle testimonianze di storia antica, non solo per il suo stato di conservazione, ma anche per le bellezze artistiche che decorano le sue pareti.
War Museum WinterLine Venafro
Il 15 marzo 2008, In occasione della cerimonia di commemorazione delle vittime del 15 marzo 1944, è stata inaugurata ufficialmente a Venafro la mostra permanente incentrata proprio su reperti di interesse storico riguardanti il secondo conflitto mondiale, denominata “Winter line“. Una straordinaria collezione privata che hanno deciso di porre al servizio della collettività, esponendola in modo permanente nella magnifica cornice del centro storico.
Museo Archeologico
Il Museo archeologico di Venafro è ospitato all’interno del monastero seicentesco di S. Chiara, nel centro storico di Venafro. ll percorso espositivo si articola in due piani secondo criteri cronologici e tematici e documenta le varie forme di occupazione del territorio in età romana: necropoli, opere pubbliche, insediamenti produttivi; i principali monumenti della città; mostra i diversi aspetti della vità quotidiana, pubblica e privata della Venafrum romana.
Cimitero Militare Francese

Il Cimitero militare francese di Venafro, in Italia, contiene le tombe di 3.414 soldati francesi caduti durante la Seconda guerra mondiale. È il più grande cimitero di guerra francese della Seconda guerra mondiale costruito sul suolo italiano.
Palazzina Liberty

La Palazzina Liberty, progettata dall’ingegner Gioacchino Luigi Mellucci, è tra gli edifici più caratteristici di Venafro, grazie alla sua architettura ed alla sua ubicazione nel laghetto cittadino, parte integrante della sede del Comune.
Basilica di S. Nicandro

Percorrendo la strada che da Venafro conduce ad Isernia, dopo aver percorso un breve tratto rettilineo, ci si trova dinanzi la chiesa di S. Nicandro. Sul perché sia posta fuori dell’abitato restano numerose ipotesi ma la più sentita è quella popolare. Infatti la tradizione vuole che in quel luogo intorno al X secolo sia stato ritrovato il sarcofago contenente le reliquie di S. Nicandro.
Borgo Antico di Venafro
Passeggiare lungo le viuzze del borgo antico è come rivivere un viaggio nel tempo in diverse epoche e con diversi popoli: musei, palazzine liberty, chiese, l’anfiteatro e il teatro sono solo alcune delle bellissime attrazioni da visitare. Merita da visitare La Purtella, una via interamente coperta lunga 5 metri e molto bassa, probabilmente era un antico passaggio segreto della città!
Cattedrale di Santa Maria Assunta
La Cattedrale di Santa Maria Assunta rappresenta il massimo tempio della città ed è anche una tra le chiese più grandi della regione ed è situato ai piedi del parco Oraziano. Risalente alla fine del V secolo, la chiesa fu costruita sotto il vescovo Costantino sul luogo di un precedente tempio pagano.
Torre del Mercato
La Torre del Mercato rappresentava uno dei punti principali del sistema difensivo della città e ad essa era attaccata la porta principale per chi proveniva dal Sannio. Tuttavia è rimasta ben conservata nei suoi caratteri architettonici anche se necessita di urgenti interventi di manutenzione.
Parco Regionale dell’Olivo di Venafro
ll Parco Regionale dell’Olivo di Venafro è la prima area protetta dedicata all’olivo, unica nel suo genere nel Mediterraneo. La sua istituzione intende promuovere e conservare l’olivicoltura tradizionale che a Venafro ebbe fasti e splendori, tanto che i Romani ritenevano l’olio prodotto in loco il più pregiato del mondo antico. Il Parco è anche occasione di riscatto per un territorio penalizzato negli ultimi decenni dall’incuria e dall’abbandono, a dispetto delle sue qualità paesaggistiche, naturalistiche e storiche.

Il Parco Regionale dell’Olivo di Venafro