Hotel Ristorante Villa Pegaso in una posizione strategica all’incrocio tra tre regioni Lazio, Molise e Campania
L’Hotel Ristorante Villa Pegaso è in una posizione strategica all’incrocio tra tre regioni Lazio, Molise e Campania, e a pochissimi chilometri dallo snodo autostradale dell’A1 di San Vittore del Lazio. Non solo, dista 37 minuti dalla Reggia di Caserta e appena 15 minuti dall’Abbazia di Montecassino. L’Hotel Ristorante Villa Pegaso è al centro del territorio teatro dei principali eventi bellici della seconda guerra mondiale, un museo della memoria a cielo aperto da riscoprire come i sacrari militari della Polonia, del Commonwealth britannico e della Germania, oltre che il suggestivo parco della Memoria Storica di San Pietro Infine. Solo un quarto d’ora d’auto per raggiungere il vicino Molise e scoprire musei e aree archeologiche straordinarie come Venafro, Sepino, Pietrabbondante e tanti altri luoghi unici. Una storia straordinaria tutta da scoprire tra l’alta terra di Lavoro e la terra degli antichi Sanniti. Perché scegliere di alloggiare presso l’Hotel Ristorante Villa Pegaso? Perché troverete tutti i comfort dell’accoglienza, quella vera, quella fatta con il cuore e anche qualche utile suggerimento su cosa visitare nelle vicinanze, cosa vedere, cosa assolutamente non potete non visitare. Siete pronti? Seguitemi in questo viaggio tra gli ‘imperdibili’ luoghi da vedere a pochi passi dall’Hotel Ristorante Villa Pegaso!
Il parco della memoria storica di San Pietro Infine
Cosa vedere a Cassino? I consigli di Rosanna
Carissimi ospiti dell’Hotel Ristorante Villa Pegaso, ci sono molti luoghi da visitare partendo dalla nostra struttura ricettiva. Subito dopo una abbondante colazione nell’accogliente sala del ristorante con marmellate fatte in casa e dolci prelibati sfornati dalla nostra cuoca potrete raggiungere la città di Cassino, città martire della seconda guerra mondiale e medaglia d’oro al valore civile. Possono sembrare delle informazioni di scarso interesse e invece servono a inquadrare la storia recente di una città antichissima.

Cassino, città di origine romana
Di origini romane, è stata uno snodo commerciale ed economico importante. Pensate che non sia rimasto niente dei tempi di Marco Terenzio Varrone? Seguite il mio consiglio e salite verso Montecassino. Al primo chilometro troverete le prime imponenti testimonianze della storia antica della città con il teatro Romano, adiacente, c’è l’ingresso del Museo archeologico Gianfilippo Carettoni. Ad accogliervi una suggestiva piramide di vetro in miniatura. Ma non siete al Louvre ma state per fare un viaggio nel tempo e immergervi nelle atmosfere alla Indiana Jones scoprendo la vasta area archeologica dove potrete ammirare il Mausoleo di Ummidia Quadratilla, un ampio tratto della via Latina e il suggestivo anfiteatro romano. Il Museo offre la visione di significativi reperti scoperti sul territorio, alcuni provenienti dalla villa di Marzo Terenzio Varrone. Da vedere assolutamente un letto funerario in osso finemente cesellato, una spada antichissima e l’atleta di Cassino. La statua, scoperta nel 1936 è stata custodita presso il Museo archeologico di Napoli e da qualche anno, dopo essere stata esposta alle Olimpiadi di Londra, è in prestito nella sala centrale del museo.

Cassino, i monumenti del Medioevo
Dopo questa immersione nella storia antica, avrete la possibilità di conoscere la città medievale di cui restano le imponenti fortificazioni della Rocca Janula che dominano la città moderna di Cassino.

Risalendo i tornanti si raggiunge il fulcro della storia europea: l’abbazia di Montecassino fondata nel VI secolo da San Benedetto da Norcia che qui ha dato vita al monachesimo occidentale. (di Montecassino, del suo Museo e di tanto altro vi racconto qui)
La vista dalle porte dell’abbazia lascia senza fiato. Un panorama dal quale si domina la valle del Liri scorgendo borghi arroccati, vallate e fiumi.

Gli eventi della seconda guerra mondiale, cosa sapere
La storia dell’abbazia di Montecassino si intreccia con la grande storia europea, anzi mondiale. Vale la pena visitare il cimitero militare polacco dove hanno trovato sepoltura gli oltre mille soldati che hanno perso la vita per spezzare la linea difensiva tedesca durante la seconda guerra mondiale. Le tombe allineate e bianche sono commoventi tra cui spicca quella del generale Anders che ha chiesto di essere sepolto insieme ai suoi uomini a guerra finita.

Cassino e l’arte contemporanea
Riscendendo verso la città moderna è possibile soffermarsi ancora sugli eventi della seconda guerra mondiale immortalati in una straordinaria scultura di Umberto Mastroianni realizzata con i residuati bellici in metallo. L’arte contemporanea è ben rappresentata anche nella villa comunale, un angolo di paradiso immerso nel verde incorniciato dalle acque del fiume Gari. Qui è stato realizzato un percorso di sculture dedicato alle figure femminili. Da vedere la moderna architettura della chiesa madre che si rispecchia nelle solide forme del palazzo vescovile ricostruito esattamente com’era prima della guerra.

Cassino città dell’acqua
Da ammirare proprio nel retro del luogo di culto le sorgenti del Gari. Dopo una pausa nella movida di corso della Repubblica, piazza Labriola e viale Dante, non potete non visitare il cimitero militare del Commonwealth britannico e salire verso Caira dove potrete scoprire il sacrario militare tedesco. Una curiosità: a Caira, frazione di Cassino, c’era un campo di concentramento per i prigionieri austriaci della prima guerra mondiale tra cui il filosofo Wittgenstein che qui scrisse i suoi diari. Siete stanchi? C’è ancora un angolo di natura da scoprire, le terme varroniane. Infatti, pochi sanno che Cassino vanta un record di tutto rispetto: la polla d’acqua sorgente più grande d’Europa. Tranquilli, nel frattempo all’Hotel Ristorante Villa Pegaso fervono i preparativi per una prelibata cena che vi aspetta per una serata in tutto relax.
